I ritardi nell’attuazione dei progetti del Pnrr? La colpa, si è detto, è dei Comuni incapaci e, perché no, opachi. Di qui le previsioni di commissariamenti prima ancora di attuare gli interventi, il rallentamento delle assunzioni, la delega delle funzioni di committenza a enti sovraordinati.
Il tutto condito da misure per rafforzarne le capacità amministrative con un impatto più mediatico che sostanziale. Perché i Comuni attuatori continuano ad essere intralciati dalla burocrazia di autorizzazioni, controlli e rendicontazioni. A proposito di controlli, ricordiamo che oltre a quelli interni ordinari dei soggetti attuatori, ci sono i controlli formali di primo livello, di secondo livello e di merito dei ministeri titolari, i controlli del Servizio centrale del PNRR, i controlli concomitanti e successivi della Corte dei conti, e ancora i controlli della Commissione europea, dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode, della Corte dei conti europea. Per non parlare dei Prefetti, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza …
Poi finalmente Anac & Anci scoprono che i Comuni sanno fare le gare!!
Anac & Anci, infatti, hanno elaborato i numeri dei Cup presenti nella Banca dati dei contratti, scoprendo che i Comuni hanno già pubblicato 35mila gare collegate al Pnrr o al Piano nazionale complementare, per un valore di quasi 18 miliardi. E, cosa ancora più sorprendente, emerge finalmente che il ReGiS, il portale centralizzato del Pnrr, non funziona bene e non riporta più della metà dei progetti. Magari fra qualche anno riconosceranno che le Amministrazioni centrali sono “Titolari” dei ritardi.