AL RALLENTATORE LA QUALIFICAZIONE DELLE CENTRALI DI COMMITTENZA

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10/11/2023

Nei primi quattro mesi di vita del sistema di qualificazione previsto dal nuovo Codice, si contano 2.864 enti appaltanti qualificati per via ordinaria. Gran parte degli enti hanno richiesto la qualificazione in qualità di stazioni appaltanti singole e non in qualità di centrali di committenza. Infatti sono poco più di 200 le centrali di committenza abilitate in via ordinaria nel settore dei lavori e/o in quello dei servizi e forniture.

Nell’elenco gestito da ANAC figurano anche altri 506 iscritti con riserva tra regioni, province, città metropolitane e capoluoghi. In tutto 3.370 iscritti in via ordinaria e con riserva (qui la news di Anac).

Un ritmo di crescita che si sta affievolendo (+229 gli enti qualificati da fine settembre) e che l’Anac legge come il segnale che il sistema si sta consolidando. 

La qualificazione come noto è requisito obbligatorio per bandire le gare di lavori sopra i 500mila euro e quelle di servizi sopra i 140mila ed è indispensabile alle stazioni appaltanti per potere operare dal 1° gennaio prossimo con l’entrata in vigore dell’obbligo di gestione del ciclo di vita degli appalti totalmente in digitale. 

La Centrale di committenza ASMEL Consortile rappresenta la soluzione efficace per i Comuni avendo svolto le gare telematiche sin dal 2013. La centrale, certificata dagli standard ISO 9001 e 37001 e premiata a Maastricht dalla Commissione europea, è tra i soggetti qualificati per tutte le gare e risulta sul portale dati aperti ANAC  anche la prima Centrale di committenza dei Comuni italiani per numero di gare PNRR espletate.                      

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