Aumentano le indennità per i Sindaci. Notizia positiva se si pensa alle tante responsabilità che ricadono sui primi cittadini, tuttavia, a leggere la norma inserita nella Legge di bilancio appena approvata dal Consiglio dei Ministri a beneficiarne saranno, ancora una volta, soprattutto i Sindaci delle città metropolitane. Per loro l’aumento sarà del 100%, un raddoppio netto, che li equipara a quella dei governatori regionali, per i piccoli Comuni, come ormai è abitudine aumenti poco più che simbolici. ANCI conferma così la sua linea che “dimentica” i piccoli, eroi di frontiera, per tutelare i “politici”, per lo più ex parlamentari e ministri, ripescati nelle grandi città. La “fornice” oscilla tra i 9.000 euro dei “grandi” a poco meno di 1.500 per i “piccoli”. In totale, per finanziare la misura, sono disponibili 100 milioni per il 2022, 150 milioni per il 2023, 220 milioni a decorrere dal 2024. Gli aumenti saranno del 100 per cento per i sindaci metropolitani, con percentuali a calare per gli altri comuni in base al numero dei residenti. Si va, come detto, dal 110% dei Comuni capoluogo e via via a scendere fino al 15% per i Comuni sotto i mille abitanti. I politici cioè saranno trattati da “parlamentari” mentre i Sindaci tuttofare avranno al più i soldi per offrire una cena ai propri assessori una volta al mese… L’articolo 146 della legge di Bilancio stabilisce che le indennità di funzione siano adeguate anche per vicesindaci, assessori e presidenti del consiglio comunale, calcolati in percentuale su quella del primo cittadino.