La Riforma Appalti del prossimo governo/1 Nuovo codice, rotazione light e Rup presidenti di commissioni

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27/09/2022

A che punto è la bozza di riforma del codice degli appalti che la commissione del Consiglio di Stato presenterà al nuovo Governo entro il prossimo 20 ottobre?

Le novità riguardano l’alleggerimento del principio di rotazione, controlli solo a campione dei requisiti delle imprese negli affidamenti diretti, tempi dimezzati per la stipula dei contratti, estensione a regime delle semplificazioni apportate con i decreti del 2020 (Dl n.76/2020) e del 2021 (Dl 77/2021).

L’intenzione è quella di puntare più sul raggiungimento del risultato che sull'esasperata (ed esasperante) attenzione alla formalità delle procedure.

La spinta verso la semplificazione e l'accelerazione delle procedure dovrebbe essere compensata da misure di pubblicità aggiuntive.

Per accelerare la fase di affidamento degli appalti viene confermata la scelta di indicare una tempistica stringente per la conclusione delle procedure sottosoglia, a cui si aggiunge la decisione di dimezzare i tempi per la stipula dei contratti che dovrà avvenire entro 30 giorni (e non 60) a partire dall'acquisita efficacia dell'aggiudicazione. Inoltre, l'esecuzione anticipata del contratto non sarà più condizionarla all'esistenza dei requisiti di urgenza.
 

Il metodo dell'esclusione automatica delle offerte non sarà più esteso alle forniture. Le stazioni appaltanti indicheranno nel bando, uno dei tre metodi di esclusione automatica, che saranno descritti, anche matematicamente, in un allegato.

Per snellire i microappalti verrà molto semplificato il controllo sui requisiti dei partecipanti nel caso dell'affidamento diretto. Il tutto dovrebbe basarsi su un'autodichiarazione da parte dei concorrenti. Al posto di un controllo a carico di tutti gli affidatari, la stazione appaltante verificherà ogni sei mesi le dichiarazioni rese dagli imprenditori, previo sorteggio di un campione individuato con modalità predeterminate ogni anno. Ovviamente questo non toglie la possibilità che l'ente verifichi comunque il possesso dei requisiti da parte dell'affidatario o dell'aggiudicatario.

Il nuovo codice permetterà al Rup di svolgere anche il ruolo del presidente di commissione. Verrà poi conservato il principio della libera scelta da parte delle stazioni appaltanti circa l'utilizzo del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa ovvero del prezzo più basso, con l'obiettivo di permettere alla stazione appaltante la scelta più conveniente per raggiungere il risultato prefissato.

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