Dati Min. Interni: non bastano i soldi per sopprimere i Municipi

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13/07/2021

Nonostante gli incentivi economici stanziati - nel 2020 circa 83 milioni - per le fusioni dei Comuni questa soluzione non sembra fare molta breccia tra le comunità locali. Una risposta nei fatti all’idea che l’efficienza si possa “comprare” favorendo i grandi numeri a dispetto dei vantaggi della prossimità tipica dei campanili di piccole e medie dimensioni. Secondo i dati resi noti dal Ministero dell’Interno, dal 2015 si sono registrate un centinaio di fusioni, che nella quasi totalità hanno coinvolto due o tre Comuni e che hanno portato i Comuni italiani all’attuale numero di 7.903. La regione maggiormente interessata dal fenomeno è stata il Trenino Alto Adige (27), a seguire Lombardia (20), Piemonte (20), Veneto (10), Marche (7), Toscana (7) ed Emilia Romagna (6). Nelle altre regioni si sono registrati casi per lo più isolati. Emerge come varie volte la fusione sia stata imposta nonostante l’esito sfavorevole dei referendum consultivi comunali, come nel caso del Comune di Gattico-Veruno con un No da parte della popolazione di entrambi i Comuni interessati che però non ha frenato l’iter amministrativo. 

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