Come stabilito dal Codice dei contratti pubblici a partire dal 1° gennaio 2024 per tutte le stazioni appaltanti sarà necessario utilizzare piattaforme gare online certificate in grado di rendere immediatamente consultabili i casellari giudiziali, i certificati antimafia, regolarità fiscale e contributiva delle imprese, aggiornati in tempo reale dagli enti certificatori. Nella home page di Anac del 20 ottobre scorso si sottolinea che non ci saranno proroghe e le stazioni appaltanti, anche quelle non qualificate e operanti sotto soglia, potranno bandire le gare, solo se disporranno di piattaforme in grado di interoperare con la banda dati dei contratti pubblici di Anac.
Dopo l'obbligo di qualificazione introdotto dal 1° luglio si prospetta così una nuova stretta per le Stazioni Appaltanti, in particolare per i Comuni (v. riquadro sopra).
Nell’ultimo report di Anac, infatti, a fronte di tremila Stazioni Appaltanti e Centrali di committenza qualificate, un terzo sono amministrazioni comunali ma solo 335 i Comuni qualificati per le gare di importo maggiore.
Come ha sottolineato il presidente ANAC Busia, rispetto alla scadenza del 1° gennaio «il sistema prevede che, se una stazione appaltante non è sufficientemente digitalizzata, può utilizzare le piattaforme disponibili presso altre stazioni appaltanti qualificate e con piattaforma certificata».
Per i Comuni si prospettano quindi diversi scenari rispetto ai quali ASMEL è pronta a rispondere con puntualità ed efficienza.
Oltre ai servizi erogati in qualità di Centrale di Committenza, infatti, per gli Enti interessati a ottenere la qualificazione secondo le modalità previste dal nuovo Codice, Asmel rende disponibili servizi e strumenti “modulari” a partire proprio dall’utilizzo autonomo delle piattaforme di approvvigionamento certificate, alla formazione per il personale, ai servizi di committenza ausiliari, elementi necessari per maturare un numero sufficiente di gare bandite ai fini della domanda per conferma/iscrizione a regime.
In ogni caso, per tutti i Comuni l' esperienza decennale della Centrale di committenza ASMEL Consortile rappresenta un autentico salvagente.
La centrale, certificata dagli standard internazionali ISO 9001 e 37001 e premiata a Maastricht dalla Commissione europea come best practice negli appalti, è tra i soggetti qualificati da ANAC senza tetti di importo per le gare di lavori, servizi e forniture e in PPP secondo i parametri richiesti da ANAC. Standard di eccellenza confermati anche dai dati aperti del portale ANAC attraverso cui Asmel Consortile risulta la più grande Centrale di committenza dei Comuni italiani, collocandosi sul podio al terzo posto per numero di gare espletate, dietro solo a Invitalia e CNR.