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A distanza di due mesi dall’intervenuta efficacia del nuovo Codice dei contratti, pesa il forte rallentamento delle gare che ad agosto ha registrato addirittura - 87% per il valore dei lavori. Pesano anche le questioni applicative non risolte dalla revisione dei prezzi, alla sovrapposizione di competenze tra dirigenti, Rup e Responsabili di fase e alle difficoltà di coordinamento tra codice e norme derogatorie e speciali, in particolare le norme integrative per gli appalti PNRR. Per non parlare del nodo della qualificazione con il dato poco incoraggiante a settembre di poco più di 2.000 Stazioni Appaltanti qualificate inserite nell’apposito elenco ANAC, di cui solo 200 abilitate a livello L1, quello per importi più alti. Per questo il ministro delle Infrastrutture ha annunciato entro fine anno l’immancabile “correttivo” al nuovo codice ed è allo studio un regolamento con tutti i 38 allegati al Codice aggiornati. Come nel gioco dell’oca, dunque, enti appaltanti e operatori economici a gennaio saranno alle prese con le nuove norme. Ben lusinghieri invece i risultati delle gare delle Centrale di committenza qualificata Asmel Consortile che proprio ad agosto ha quintuplicato il valore delle gare rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I Comuni che si affidano ad Asmel non temono il rodaggio delle nuove norme sapendo di poter contare sull’esperienza decennale di ASMEL CONSORTILE, centrale di committenza qualificataper le gare di lavori, servizi e forniture e in PPP, senza limiti di importo e certificata dagli standard internazionali ISO 9001 e 37001.