Il Consiglio dei Ministri nella riunione del 27 ottobre ha dettagliato i traguardi del Recovery Plan per procedere alla programmazione operativa entro il 31 dicembre 2021. Alla luce delle indicazioni fornite dai diversi Ministeri e dalla Struttura di Supporto sono stati aggiunti altri 7 traguardi e obiettivi che si aggiungono ai precedenti 51. Le misure approvate rientrano in un Decreto e in un Disegno di Legge. Nel settore del Turismo sono stati raggiunti 4 dei 6 traguardi previsti per il 2021; gli altri due (aggiudicazione di tutti gli appalti relativi all’hub digitale del turismo, e la politica di investimento per il Fondo nazionale del Turismo) necessitano di ulteriori atti amministrativi. Il Dipartimento della Funzione Pubblica ha incluso nel Dl Recovery una norma abilitante che prevede il conferimento di incarichi di collaborazione per il supporto ai procedimenti amministrativi per la realizzazione del Piano in vista delle procedure di assunzione. Il Dl prevede poi l’aumento del contingente degli esperti multidisciplinari per gli enti locali, che potranno superare i mille previsti dal Dl Reclutamento, e spiana la strada ai professionisti, che potranno restare iscritti agli ordini quando accettano contratti a tempo con le PA e potranno ricongiungere gratuitamente i contributi. Il MIMS ha raggiunto l’obiettivo dell’accelerazione dell’iter di approvazione dei contratti di programma di Rfi (traguardo previsto per il 2021), riducendo i tempi da 11 a 6 mesi, poiché il Dl Recovery ha esteso le procedure già utilizzate per le opere prioritarie del PNRR a tutte le opere ferroviarie, comprese quelle finanziate con i fondi ordinari e i fondi strutturali europei. Inoltre, in sede di conversione del decreto-legge 121/2021 (Infrastrutture e trasporti) sono state realizzate tre riforme previste dal PNRR: il riparto di competenze e responsabilità tra enti locali e Anas/concessionari su ponti, viadotti, sottopassi e sovrappassi che intersecano la viabilità principale, il piano invasi per l’approvvigionamento idrico, la semplificazione della programmazione strategica da parte delle Autorità di Sistema Portuale. Il Ministero per il Sud ha ottenuto la realizzazione di uno sportello unico digitale, ossia una piattaforma attraverso la quale le imprese che intendono presentare un progetto di insediamento in un’area ZES possono inoltrare la richiesta di autorizzazione unica eventualmente necessaria. Il provvedimento è propedeutico al raggiungimento del traguardo previsto per dicembre 2021, che prevede l’entrata in vigore dei decreti ministeriali di approvazione del piano operativo per tutte e otto le Zone Economiche Speciali. IL Ministero per l’Innovazione e la Transizione Digitale ha istituito il Fondo “Repubblica Digitale”, con una dote di 250 milioni di euro per raggiungere il target previsto dall’Europa del 70% di cittadini digitalmente abili entro il 2026. Prevista poi una norma in accordo con il Ministero dell’Interno per permettere ai cittadini di iscrivere e gestire online il proprio domicilio digitale direttamente dall’anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR), accedendo con SPID e CIE. Il provvedimento non riguarda solo i cittadini, ma anche le imprese: nel decreto è infatti prevista una norma che consente a queste ultime di acquisire le certificazioni necessarie per le proprie attività attraverso un’unica piattaforma. Questa funzionalità agevola l’interoperabilità e lo scambio di informazioni tra le pubbliche amministrazioni ed è un servizio telematico per il collegamento alla Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND). Il Ministero dell’Università vede inclusi nel nuovo Dl importanti norme che sono collegate ai tre traguardi previsti nel 2021 per il ministero, sebbene gli obiettivo non verranno raggiunti la via è tracciata per corsi di laurea più flessibili, l’aumento delle borse di studio e lo snellimento dell’edilizia universitaria. Il Dl Recovery assegna anche 2 miliardi e mezzo di euro alla componente 2 della missione 5 del Piano, quella dedicata alle «infrastrutture sociali». I soldi andranno alle Città metropolitane, con due prime rate da 125,75 milioni all’anno e con il grosso delle somme concentrate sull’ultimo triennio del piano. Il Dl assegna inoltre 1 miliardo in quattro anni all’efficientamento energetico di edifici e illuminazione nei Comuni con scadenza massima 31 marzo 2026. Per tutti i Comuni arriva poi la possibilità anche per il 2022 e 2023 di calcolare gli indici di ritardo dei pagamenti sulla base dei propri.