ANAC scrive che ASMEL “in passato è stata soccombente in giudizio in più occasioni nei confronti dell’Autorità”. L’Associazione si è incontrata, invece, in Tribunale con ANAC in sole due occasioni. Nella prima è risultata soccombente l’Autorità. Nella seconda le parti si sono invertite ma ASMEL si sente comunque orgogliosa per aver promosso l’acquisto collettivo di apparecchiature a LED, per un importo di oltre 800 milioni, finalizzato ad abbattere di due terzi il costo della pubblica illuminazione, la principale voce di spesa dopo quella degli stipendi. Una iniziativa non a caso plaudita da tutti i Comuni nelle assemblee dell’associazione.
ANAC è riuscita a bloccare questa gara bandita da Asmel avvalendosi della Centrale ASMEL CONSORTILE, e si è costituita in giudizio grazie alla norma che la legittima quando emergono gravi violazioni del Codice appalti, sostenendo che i Comuni non possono appropriarsi di prerogative proprie di CONSIP e dei Soggetti aggregatori. Ma queste competenze sono disciplinate da un’altra legge la 66 del 2014 che, invece, legittima le gare su categorie merceologiche diverse da quelle in capo ai Soggetti aggregatori.
In ogni caso, la soccombenza di ASMEL, come ben chiarito sul sito di ANCI, è derivata dal fatto che il Giudice ha accolto la seguente tesi dell’Autorità: Peraltro, come ben rilevato dall’Anac, per poter acquisire la qualifica di centrale di committenza o di soggetto aggregatore, occorre che il soggetto sia non solo iscritto all’Anagrafe unica delle stazioni appaltanti, …, ma anche all’elenco dei soggetti aggregatori.
Viene da chiedersi come possa l’Autorità - che per legge seleziona ogni tre anni le Centrali di Committenza da inserire nell’Elenco di 35 Soggetti aggregatori – effettuare la scelta prelevandole e reiscrivendole nello stesso Elenco.
Passi per il Giudice che si è lasciato suggestionare dall’autorevolezza di ANAC. Non altrettanto può dirsi di ANCI che supporta Governo e legislatore nella stesura delle leggi sugli appalti. Infatti, è stata raggiunta da querela per diffamazione con ampia facoltà di prova.