Dopo il successo della campagna di adesione alla Lettera aperta sulle multe ISTAT, stavolta i Sindaci scrivono al Presidente dell'ANAC Giuseppe Busia per denunciare l'atteggiamento vessatorio assunto dall'Autorità che, incurante degli obblighi a cui è richiamata dal nuovo Codice, scarica sui Comuni le proprie inefficienze e sta avviando procedimenti istruttori sulle gare causati dal proprio omesso controllo attraverso le piattaforme digitali. In particolare l'Autorità si accanisce finanche sull'obbligo di ricorso a soggetti qualificati per l'espletamento delle gare sopra determinate soglie, ma l'articolo 62 del Codice parla chiaro «L'ANAC non rilascia il codice identificativo di gara (CIG) alle stazioni appaltanti non qualificate». Quindi la legge impone all'Autorità di intervenire prima dell'avvio delle gare e non ex post, dopo aver già rilasciato il CIG senza i dovuti controlli.
Sottoscrivere la lettera è il modo più diretto e "istituzionale" per stabilire una reale collaborazione tra vigile e vigilati nel rispetto dei principi del risultato e della fiducia di cui agli articoli 1 e 2 del codice.